Il “ginocchio del runner” è un’espressione utilizzata per indicare la sindrome infiammatoria che si manifesta con un dolore continuo sul lato esterno del ginocchio. Come si riconosce e come si cura?

Il ginocchio del runner fa riferimento alla sindrome della bandelletta ileotibiale, una fascia di tessuto connettivo fibroso che ha origine dal bacino e dalle fibre muscolari del grande gluteo e del tensore della fascia lata. La bandelletta ileotibiale corre lungo il lato esterno della coscia e s’inserisce sulla tibia; oltre a stabilizzare l’anca e il ginocchio svolge un’importante funzione di accumulo e rilascio di energia elastica.

Dolore lato esterno del ginocchio: la causa

In passato (Orava,1978)  si credeva che la corsa provocasse un ripetuto sfregamento della fascia sull’epicondilo laterale del femore, generando un’ infiammazione ritenuta come causa del classico dolore sul lato esterno del ginocchio. Studi più recenti (Fairclough et al., 2006) portano invece a pensare che ad infiammarsi, e a generare il dolore, sia un cuscinetto adiposo posto tra la fascia e il femore.

Come si riconosce il ginocchio del runner?

Per diagnosticare la sindrome della bandelletta è necessaria una visita specialistica da un fisioterapista, per escludere altre patologie legate al ginocchio. Esistono infatti disturbi frequenti a carico di questa articolazione, tra cui:

  •  la patologia femoro-rotulea, che causa dolore a livello della rotula – soprattutto dopo essere stati seduti a lungo;
  • dolori da alterazione dell’asse del ginocchio (varo a forma di “O” o valgo a forma di “X”) che causano dolore rispettivamente nel lato interno ed esterno del ginocchio;
  • danni a cartilagini e menischi.

E’ il caso di sospendere la corsa?

Inutile girarci intorno: la risoluzione dell’infiammazione richiede alcune settimane.
Il nostro consiglio è rivedere gli obiettivi a breve termine, focalizzandosi sull’allenarsi bene e senza dolori. Inizialmente l’obiettivo principale è ridurre l’infiammazione locale. Se il fastidio durante la corsa si avverte solo oltre una certa andatura, oppure oltre una certa durata, è possibile provare a rimanere entro questi limiti, prima che compaia il sintomo, evitando la corsa in discesa e il trail running. Oppure si può valutare di variare gli allenamenti per mantenere il livello di fitness sfruttando discipline alternative (cross training), a patto che non creino dolore.
Nei casi più severi è invece necessaria una sospensione temporanea.

Come si cura l’infiammazione al ginocchio?

Il trattamento terapeutico consiste in trattamenti manuali da parte del fisioterapista e nella terapia fisica strumentale (come Tecar terapia e onde d’urto); passata la fase sub-acuta si possono inserire gradualmente esercizi specifici di rinforzo e stabilizzazione dell’arto. Questi esercizi riguardano principalmente il quadricipite, gli ischiocrurali, i glutei e i polpacci.


Come si previene l’infiammazione al ginocchio?

Innanzitutto effettuando sempre un buon riscaldamento; utilizzando scarpe non eccessivamente usurate e gestendo con metodo il carico di allenamento (in termini di rapporto, volume e intensità), anche tramite un piano di allenamento personalizzato.

Attenzione anche alla cadenza: secondo uno studio* esisterebbe una correlazione tra la lunghezza della falcata e la sindrome della bandelletta ileotibiale. Aumentare la cadenza, e quindi accorciare la falcata, potrebbe essere utile a prevenire l’insorgenza della patologia.


*Boyer ER, Derrick TR. Select Injury-Related Variables Are Affected by Stride Length and Foot Strike Style During Running. The American Journal of Sports Medicine. 2015;43(9):2310-2317. doi:10.1177/0363546515592837

a cura di Giacomo Giolitti
dott. in Scienze Motorie e Sportive,
istruttore di 1° livello FIDAL (Federazione Italiana Di Atletica Leggera)