Fisioterapista e chinesiologo: molto spesso i loro ruoli si scontrano e si sovrappongono, talvolta sconfinando in situazioni di abusivismo. Ma a chi dobbiamo rivolgerci in caso di necessità? 

Il chinesiologo

Il chinesiologo ha conseguito una laurea in Scienze Motorie (o diploma ISEF) ed è esperto del movimento attivo. Possiede competenze in ambito di biomeccanica, fisiologia e anatomia, pertanto propone l’attività motoria come mezzo per il raggiungimento del benessere psico-fisico.

Si occupa quindi di attività motoria in ambito:

  • sportivo: elabora e conduce programmi di attività fisica in forma ludico-sportiva o agonistica al fine di migliorare la performance.
  • preventivo: fornisce indicazioni e stila programmi di attività motoria finalizzati alla prevenzione degli infortuni e delle patologie.
  • rieducativo e correttivo: interviene attraverso l’esercizio fisico su disfunzioni posturali e sul recupero funzionale.

Il fisioterapista

Il fisioterapista è un professionista sanitario che ha conseguito la laurea in fisioterapia presso la facoltà di Medicina e Chirurgia ed è iscritto all’albo professionale. Come tale si occupa di riabilitazione e può intervenire sulla patologia, contesto dal quale è escluso il chinesiologo. Agisce quindi in ambito medico-curativo utilizzando protocolli e tecniche terapeutiche (manuali e/o strumentali) in diversi ambiti:

  • ortopedico/traumatologico
  • reumatologico
  • disordini muscolo-scheletrici
  • neurolesioni
  • malattie croniche e neurodegenerative.

Fisioterapista e chinesiologo: le differenze 

A prima vista ciò che caratterizza le figure del fisioterapista e chinesiologo, oltre al percorso formativo, è l’aspetto RIABILITATIVO (medico-curativo) per il primo, e RIEDUCATIVO (educativo-sportivo) per il secondo.

Di conseguenza, il fisioterapista può lavorare sia privatamente sia in centri sanitari pubblici, occupandosi prevalentemente (solitamente in rapporto 1:1) di riabilitazione per ciò che riguarda problemi osteoarticolari, posturali, neurologici, respiratori, viscerali. 

Il chinesiologo si occupa invece di attività motoria – anche intesa come ginnastica correttiva, preventiva e adattata – al fine di migliorare il benessere e/o la prestazione sportiva.

Entrambi possono somministrare esercizi; tuttavia, nella gestione del movimento:
– il fisioterapista PUO’ intervenire manualmente sulla persona, sia per praticare terapie manuali (manipolazioni/mobilizzazioni) sia fisiche (onde d’urto, Tecar…);
– il chinesiologo NON può agire a livello manuale e non può creare un movimento passivo.

La collaborazione tra Fisioterapista e Chinesiologo

In molti contesti, purtroppo, i ruoli del fisioterapista e del chinesiologo si scontrano e si sovrappongono, talvolta sconfinando in situazioni di abusivismo (ne sono un esempio i chinesiologi che eseguono trattamenti manuali o i fisioterapisti che si improvvisano preparatori atletici).

Si perde così un’opportunità di collaborazione e interazione a scapito del paziente.

–> I casi che si presentano nel nostro centro sono emblematici: nella gestione dell’atleta infortunato, ad esempio, l’intervento dei fisioterapisti è fondamentale in sede di anamnesi e di trattamento in fase acuta e subacuta; eppure il loro intervento non potrebbe, da solo, riportare il paziente alla condizione atletica pre-infortunio.

E’ proprio qui che entrano in campo i chinesiologi: nella fase di riatletizzazione il loro compito è allenare le singole capacità motorie, proponendo stimoli allenanti progressivi e allenamenti sport-specifici per riportare l’atleta alle condizioni pre-infortunio.

ReAction® – la nostra esperienza

Scendere in campo assieme ad un team di lavoro rappresenta per noi una continua opportunità di confronto, dialogo e crescita professionale, oltre che un plus importante per chi si rivolge a noi: siamo certi che la qualità del risultato sia sempre direttamente proporzionale alla capacità del team di collaborare e integrare diverse competenze.

*fonte A.I.FI. Associazione Italiana Fisioterapisti