La crescita esponenziale degli appassionati di padel viaggia di pari passo con un nuovo boom di infortuni: tra questi spicca l’epicondilite, nota come “gomito del tennista”.

Si tratta di un nuovo sport che ha invaso i circoli di tennis, i quali hanno visto triplicare i tesserati in questa pratica sportiva, molto divertente e anche allenante. Che si tratti di tennis o padel, tra gli infortuni più frequenti svetta il dolore al gomito, la temuta epicondilite laterale.

Epicondilite: come si manifesta

È un disturbo a carico del gomito dovuto alla degenerazione di un tendine alla sua inserzione ossea. Questa condizione, che provoca dolore anche molto intenso, è conseguenza del sovraccarico tendineo dovuto ad una continua sollecitazione dei muscoli epicondiloidei, quei muscoli che permettono l’estensione del polso e delle dita della mano.

Cause dell’epicondilite

  • Sovraccarico funzionale: quando l’articolazione del polso e della mano vengono utilizzate per molto tempo  e quindi “sovraccaricate” durante varie attività, sportive ma soprattutto lavorative. Basti pensare a tutte quelle mansioni che richiedono un utilizzo prolungato di mani, polsi e gomiti (sollevando carichi ma anche semplicemente utilizzando mouse e tastiera del computer). Attività che – anticipando un sovraccarico su queste articolazioni – può sfociare in dolore durante una partita di padel.
  • Debolezza muscolare: una debolezza della muscolatura generale, e del braccio in particolare, può notevolmente contribuire a generare contratture e rigidità muscolari che inevitabilmente sfoceranno in dolore al gomito.
  • Tecnica errata: soprattutto nell’esecuzione del rovescio.
  • Impugnatura errata: eccessiva forza nell’impugnatura può sovraccaricare i tendini del polso e della mano con conseguente dolore irradiato.
  • Racchette troppo pesanti: l’utilizzo di racchette troppo pesanti senza un adeguato assorbimento delle vibrazioni rischia di aggravare eccessivamente l’articolazione del polso.padel

Come guarire dall’epicondilite?

Esistono diverse terapie da mettere in atto. Indubbiamente il primo passo è quello di rivolgersi ad un fisioterapista, sospendendo temporaneamente l’attività se è in atto l’infiammazione.

Oltre al trattamento manuale, è particolarmente vantaggiosa la terapia con le onde d’urto (ne avevamo parlato qui) che può essere somministrata esclusivamente da personale sanitario addestrato. Gli studi scientifici sono concordi nell’indicare questa terapia come la più efficace nella riduzione del dolore da epicondilite.

Terminata la fase acuta è consigliato proseguire con esercizi di riatletizzazione sport-specifici, utili a rinforzare la muscolatura, a prevenire eventuali recidive e ritornare al più presto in campo.

 

About Physio Action

E’ la nostra area di fisioterapia e osteopatia, in cui utilizziamo le migliori tecniche di terapia manuale abbinate all’uso di elettromedicali all’avanguardia, prodotte da aziende leader quali Human Tecar® per la tecarterapia e Storz Medical per le onde d’urto radiali. Monitoriamo e valutiamo la funzionalità motoria mediante strumentazione prodotta da BTS Bioengineering, eccellenza nella tecnologia per l’analisi del movimento.

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Bibliografia:

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Sun K, Zhou H, Jiang W. Extracorporeal shock wave therapy versus other therapeutic methods for chronic plantar fasciitis. Foot Ankle Surg. 2020 Jan;26(1):33-38. doi: 10.1016/j.fas.2018.11.002. Epub 2018 Nov 13. PMID: 30502222.

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