Mal di schiena e cervicalgie sono un esempio di disturbo cronico da “mismatch evolutivo” o mal adattamento del corpo all’ambiente. Ma come può l’ambiente influire su queste patologie?
E’ possibile ridurne gli effetti? La risposta è: sì.

Lavori sempre più sedentari, cibi sempre più lavorati, comodità che sostituiscono l’attività motoria: negli anni il nostro stile di vita è indubbiamente cambiato.

Tutto questo ha portato alla nascita di problematiche oggi definite di “mal adattamento del corpo” (mismatch evolutivo): la genetica richiede tempi di adattamento più lunghi rispetto alla rapidità dell’evoluzione tecnologico/ambientale.
La conseguenza è che il nostro organismo non riesce a stare al passo con questi cambiamenti in atto.

Mal di schiena e cervicalgie

E’ così che nascono le “malattie della civiltà”, tutte caratterizzate dalla cronicità, aggravate dall’invecchiamento e fortemente correlate al livello di ricchezza della società.

Prime fra tutti il mal di schiena e la cervicalgia da computer: la stessa posizione mantenuta durante tutto l’orario lavorativo è fisiologicamente incompatibile con la necessità dei muscoli e delle articolazioni di essere sfruttati per la loro reale funzione: il movimento.

Come agire?

L’approccio attuale è quello di agire sui sintomi, senza andare a modificare le abitudini che ci fanno ammalare. Assumiamo farmaci  per gestire il mal di schiena, piuttosto che fare movimento con regolarità per prevenirlo;
preferiamo attenuare il sintomo, piuttosto che mettere in discussione il nostro stile di vita per scongiurarlo.

Se i farmaci non risolvono il problema alla radice, l’unica terapia in grado di farlo è… Il movimento!

Parti da qui

Recarsi da un fisioterapista è assolutamente indicato in fase acuta del dolore; successivamente è consigliato proseguire un percorso di chinesiterapia e movimento attivo. Ti sarà utile a mobilizzare e rinforzare la muscolatura, a migliorare il controllo neuromotorio, a prendere consapevolezza del tuo corpo, agendo in prima persona nell’assumere atteggiamenti e abitudini corretti volti a proteggerlo.

Oltre a questo, cerca di migliorare anche l’ergonomia lavorativa. Nell’articolo “Smart working e dolore cervicale” abbiamo proposto alcuni accorgimenti semplici e pratici da attuare sul luogo di lavoro.

 

a cura di Marco Barbero
fisioterapista e osteopata presso ReAction®

 

Fonte:
Lieberman Daniel E., Storia del corpo umano. Evoluzione, salute e malattia. Codice, 2018.

 

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