Con la chiusura degli impianti sciistici è boom delle altre specialità invernali.
Quest’anno svetta lo sci di fondo: per la sua grande affinità con il ciclismo è un’ottima alternativa che mette d’accordo tutta la famiglia.
Una nuova era per lo sci di fondo, anche detto sci nordico. Sono moltissimi quest’anno a ripiegare su questa specialità. Si tratta tuttavia di una disciplina completamente diversa rispetto allo sci alpino: il fondo è fatto di resistenza, fatica e tanta natura.
In questo particolare momento storico, lo sci di fondo si rivela una scelta doppiamente sicura:
1) dopo pochi minuti ci si ritrova immersi nel silenzio del bosco. Le piste da fondo, essendo a senso unico, si snodano per chilometri da percorrere senza incrociare nessuno;
2) gli interventi di soccorso sono decisamente minori rispetto allo sci alpino.
I benefici dello sci di fondo
Lo sci di fondo è una disciplina sportiva completa e ha numerosi benefici sulla salute:
- sviluppa in modo equilibrato tutta la muscolatura del corpo;
- migliora forza e resistenza;
- svolto a intensità moderata migliora il sistema cardiovascolare;
- comporta un notevole dispendio calorico;
- migliora la coordinazione.
Sci di fondo per tutta la famiglia
Lo sci di fondo mette d’accordo tutti: grandi e piccini. Permette di avvicinare i bambini alla neve e accresce le loro capacità motorie, in un contesto naturale.
Nei paesi nordici come Svezia e Norvegia i bambini iniziano a praticarlo già a partire dai 2 anni.
Fondamentale è rivolgersi a maestri o sci club meno improntati all’agonismo, che sappiano coinvolgere i più piccoli lasciando molto spazio all’aspetto ludico.
Sci di fondo e ciclismo, la combinazione perfetta!
Essendo uno sport di endurance, lo sci di fondo è ottimo come “cross training” per tutte le discipline di resistenza; in particolare ha grandi affinità con il ciclismo, sia in termini di VO2max che di spesa energetica. Secondo uno studio* (che compara le risposte metaboliche e cardiorespiratorie indotte dallo sci di fondo e dallo sci alpino come alternativa al ciclismo indoor) occorrono all’incirca 2h30’ di sci alpino per eguagliare la spesa energetica di 1h di sci nordico o di pedalata sui rulli.
Soprattutto, praticando lo sci di fondo si sollecita l’upper body, la parte alta del corpo: una schiena e un “core” tonici e stabili sono indispensabili per chi passa molte ore in sella. E particolarmente per chi, in questo periodo, è costretto a passare anche tante ore davanti al pc.
Insomma, per i ciclisti rappresenta un toccasana oltre che una piacevole alternativa: permette di allenarsi in un nuovo ambiente, e di tenersi in forma in un periodo dell’anno in cui i chilometri in bicicletta si abbassano (e i chilogrammi sulla bilancia aumentano!).
Si parte!
Innanzitutto occorre informarsi sulle piste da fondo vicine a casa. Molti impianti dispongono di un servizio noleggio per quanto riguarda sci e scarpe, mentre l’abbigliamento può essere lo stesso utilizzato per andare in bici: giubbino e calzamaglia, e relativi accessori.
Un consiglio: mettere da parte lo spirito agonistico che normalmente anima le uscite in bicicletta. La tecnica perfetta o il ritmo gara non dev’essere una prerogativa, ancor più se agli inizi. L’importante è trascorrere qualche ora di divertimento, godendo dei panorami e dell’aria pulita di montagna.
Sudare è ciò che ci rende felici, d’altronde.
*Stöggl T, Schwarzl C, Müller EE, et al. A Comparison between Alpine Skiing, Cross-Country Skiing and Indoor Cycling on Cardiorespiratory and Metabolic Response. J Sports Sci Med. 2016;15(1):184-195. Published 2016 Feb 23.
a cura del dott. Luca Giachino
Dottore in Scienze Motorie e Sportive. Istruttore di Sci Nordico F.I.S.I. e tecnico federale per gli sport invernali di II livello. Esperto in Chinesiologia e valutazione funzionale, è responsabile dell’area Soft Action presso ReAction®.